Telecamere di videosorveglianza professionali la-rivoluzione passa da un singolo cavo

Il mercato della videosorveglianza è senza dubbio uno dei più dinamici ed interessanti anche grazie ai recenti provvedimenti come il GDPR e l’emendamento presentato al disegno di legge n. 1248 (cosiddetto “decreto sblocca cantieri“) che ha stanziato 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024. Questi fondi serviranno ai Comuni per installare sistemi di videosorveglianza e apparecchiature finalizzate alla conservazione delle immagini in ogni aula di ogni scuola e nelle strutture socio-sanitarie/socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità per l’infanzia.

Inoltre, secondo il rapporto IP Camera – Global Market Outlook (2017-2026) di Research and Markets del 2018, il mercato globale delle camere IP che ha aveva raggiunto 11,012,24 milioni di dollari nel 2017, si prevede che raggiungerà 86,821,40 milioni di dollari entro il 2026.

A dare la spinta in qualità di clienti saranno soprattutto enti commerciali, governativi e del trasporto e, tra i motivi della crescita, la necessità di sentirsi e far sentire più al sicuro, la qualità della risoluzione di immagine nettamente migliorata, la facilità di installazione e il controllo da remoto.

Ovviamente anche in Italia l’installazione di telecamere di videosorveglianza sta diventando sempre più una necessità e una modalità di protezione e prevenzione in caso di incidenti a cui, soprattutto le piccole e medie imprese ricorrono rivolgendosi a installatori o agenzie di terze parti.

La tecnologia CCTV si è evoluta nel tempo. Sono ormai lontani gli ingombranti sistemi basati su nastro di un tempo, sostituiti da telecamere che registrano direttamente in formati digitali, ora basati su flussi di dati IP che rendono il monitoraggio remoto disponibile per le aziende di qualsiasi dimensione. Ma i requisiti di alimentazione elettrica delle telecamere a circuito chiuso rappresentano un ostacolo che rende l’installazione costosa e complessa, impedendo a molte organizzazioni di installare un sistema di telecamere moderno ed efficace.

Qualsiasi azienda che desideri installare CCTV nei propri locali deve pensare anche alla fornitura di energia elettrica laddove si vorrà collocare una videocamera, e questo probabilmente si tradurrebbe in un ulteriore significativo costo di installazione. Addirittura potrebbe essere necessario richiedere un permesso per apportare le modifiche richieste e scendere a compromessi con i piani di sicurezza, in quanto potrebbe non esserci alcun modo fattibile per portare energia, per esempio sul soffitto, dove sarebbe più logico ed efficace collocare la camera.

La soluzione necessaria in questi casi è molto simile a ciò con cui tutti abbiamo familiarità con i nostri telefoni e altri dispositivi USB: ossia l’alimentazione attraverso un singolo cavo. Questo è ora possibile con il tipo di telecamere CCTV di fascia alta basate su IP di cui le aziende avranno bisogno, grazie alla tecnologia Power-over-Ethernet o PoE.

Grazie al PoE le aziende beneficeranno di una soluzione versatile che risponde a diverse esigenze di business:

  • Alimentazione e connettività di rete tramite cavo di rete standard (Cat 5e / Cat 6 / Cat 7)
  • Gestione centralizzata dell’intera infrastruttura IP di un’azienda da un unico switch PoE
  • Ampie applicazioni di utilizzo; telecamere, access point, telefoni IP, pannelli di accesso biometrici
  • 30 watt di potenza per ogni dispositivo e presto saranno disponibili potenze maggiori
  • Supporto per dispositivi di fascia alta, comprese le telecamere avanzate

Le aziende così non dovranno apportare modifiche alla struttura dell’edificio e/o avvalersi di un elettricista, riducendo nettamente i costi.

Se gli uffici sono cablati, adottare una soluzione PoE sarà molto semplice e si dimostrerà essere sempre, più sicura e più economica.

Netgear, forte dell’esperienza ultra ventennale nella fornitura di prodotti di rete per piccole e medie imprese (PMI), introduce costantemente soluzioni che siano sempre più flessibili e accessibili. Ne sono un esempio gli switch PoE, che sono disponibili in un’ampia gamma di configurazioni per soddisfare aziende di qualsiasi dimensione.

Ad esempio, uno switch a 8 porte è in grado di alimentare piccoli ambienti è sono presenti un numero limitato di videocamere e access point. Modelli superiori sono invece in grado di supportare infrastrutture più complesse.

Un occhio al futuro

Netgear, esperto di soluzioni networking per PMI, sarà in grado di offrire, attraverso la tecnologia PoE soluzioni ancor più versatili ed efficienti che porteranno a collegare un numero sempre maggiore di dispositivi alla rete PoE.

Il nuovo standard 802.3bt permetterà di incrementare ancora di più la potenza per i dispositivi connessi fino a 100W, e quindi la connessione di dispositivi sempre più avanzati.

La tecnologia PoE ha il potenziale per diventare importante per numerosi settori, non solo per la sicurezza; infatti, questa flessibilità di installazione e manutenzione apre nuovi mercati per quei prodotti che dapprima erano considerati poco pratici o non convenienti.

“Prevediamo un aumento considerevole della diffusione di apparecchiature che verranno alimentate e controllate dalla tecnologia PoE” – ha dichiarato Richard Jonker, Vice President of SMB Product Line Management. “Display, altoparlanti, edifici smart, dispositivi IoT avranno sempre più bisogno di infrastrutture di rete adeguate e, la tecnologia PoE, sarà quella che le supporterà”. – aggiunge Jonker.

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