Smartphone o PC? L’evoluzione delle piattaforme per il gaming

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Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone possiede uno smartphone dotato di accesso a internet e caratteristiche tecniche che permettono di giocare ai più comuni titoli per Android e iOS. Non si può tuttavia dire lo stesso per quanto riguarda computer e gaming: i PC dedicati alla suddetta attività possono arrivare a costare anche migliaia di euro, per garantire le migliori performance possibili durante le sessioni di gioco.

Da non sottovalutare inoltre la comodità: mentre lo smartphone può essere usato pressoché dappertutto, dalla metropolitana alla sala d’attesa in un ufficio, il computer è spesso confinato alle mura di casa e, anche se portatile, le possibilità sono purtroppo limitate. Non sorprende dunque il fatto che, nell’ultimo decennio, sempre più utenti si sono avvicinati al mobile gaming, sia con titoli casual che più impegnativi. Dai classici e intramontabili Candy Crush e Angry Birds ai più recenti e impegnativi Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds (disponibili anche su PC e console), il mercato offre ora numerose opzioni per gli appassionati dei diversi generi.

Il PC da gaming è dunque divenuto, oggi più che mai, appannaggio degli appassionati disposti a spendere ben più del normale costo di una console come Xbox One o PlayStation 4, in cambio di un’ottima grafica e prestazioni senza eguali. Lo smartphone, al contrario, è il dispositivo più versatile a nostra disposizione, sempre più al centro delle attenzioni dei grandi sviluppatori di videogiochi. Non a caso, i già menzionati Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds sono stati riproposti in chiave mobile da Epic Games e Bluehole Corporation, generando grande interesse attorno ai titoli che, in precedenza, potevano essere giocati solo su PC e console, ampliando di conseguenza il loro bacino di utenti e i potenziali introiti generati.

C’è però una soluzione che punta ad accontentare tutti: grazie ai nostri dispositivi sempre connessi, è ormai divenuto semplice salvare e archiviare i progressi di un gioco su cloud, per poi continuarlo su una piattaforma diversa da quella in cui si è iniziato a giocare. È questo il caso di Raid: Shadow Legends, RPG fantasy sviluppato da Plarium e dotato di meccaniche di gioco interessanti, dai combattimenti nell’Arena alle battaglie contro i boss. Grazie al launcher Plarium Play, disponibile per PC e Mac, i progressi vengono sincronizzati automaticamente con l’app mobile per Android e iOS.

Anche Hearthstone, il gioco di carte di Blizzard ispirato all’universo di Warcraft, è dotato di una funzione simile. Collegandosi con il proprio account Battle.net nel gioco, sia da PC Windows che da Mac, i progressi, il rank e le carte ottenute vengono salvate automaticamente su cloud, per non perdere nulla. E, per giocare in mobilità, è possibile scaricare l’applicazione gratuita per smartphone e tablet in tutta facilità.

Il futuro del gaming è nel mobile, oggi più che mai. Dati alla mano, al giorno d’oggi il 26% delle ore spese su smartphone è destinato ai videogiochi. Numeri in continua crescita, che non sembrano essere destinati a fermarsi: l’introduzione della tecnologia 5G e l’utilizzo di hardware sempre più potente stanno senza dubbio spingendo verso questa direzione. E, con ogni probabilità, presto anche la realtà virtuale potrà essere utilizzata senza grandi limiti su dispositivi mobili, per offrire un’esperienza di gioco ancora  più interessante e immersiva.

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