Il 99% dei genitori italiani potrebbero non sapere come proteggere i figli online

I genitori Italiani sono a conoscenza dei numerosi rischi che presenta la rete e sono consapevoli che i propri figli non sono sufficientemente tutelati dai rischi. Stando agli ultimi dati del Norton Cyber Security Report, un genitore su 17 non intraprende alcuna azione per proteggerli e potrebbe non essere preparato ad affrontare le conseguenze. I risultati rivelano che l’86% dei genitori ritiene che – dal cyberbullismo ai rischi legati al malware –  sia pericoloso consentire ai propri figli di utilizzare computer e dispositivi mobile senza alcuna supervisione; due genitori su cinque si preoccupano della quantità di informazioni che i propri figli possono condividere online. Tuttavia, mentre la maggior parte dei genitori comprende i rischi che i loro figli affrontano online, queste preoccupazioni non sempre si traducono in azioni concrete.

Per il 66% dei genitori Italiani è importante prestare attenzione alle informazioni che la propria famiglia condivide sui social media, ma in realtà solo uno su quattro lo fa. Inoltre, sempre un 66% dei genitori non pone limiti alle informazioni sui propri figli che loro stessi condividono sui social media.

“Stiamo entrando in acque ancora non totalmente esplorate quando parliamo dei genitori di oggi e di come si interfacciano con le tematiche di Cybersecurity”, ha dichiarato Ida Setti, Head of Norton Southern Europe Norton. “La tecnologia ha ridisegnato il modo in cui i nostri figli crescono e sta velocemente modificando le linee guida tradizionali dell’essere genitori. Le famiglie navigano in un mondo in cui le discussioni sul tempo passato davanti allo schermo sono importanti tanto quanto le discussioni sull’orario in cui andare a dormire; un mondo dove alcuni genitori vietano ai figli i social media o i videogiochi, mentre altri li guardano dare vita a nuove amicizie che vanno al di là dei confini del paese in cui vivono. Nel mondo digitale di oggi, i genitori stanno cercando di capire come preparare, proteggere e responsabilizzare i propri figli a un utilizzo sicuro della tecnologia”.

Il Norton Cyber Security Insights Report 2017 – indagine che ha coinvolto oltre 1000 adulti in Italia – si propone, tra l’altro, di far condividere le esperienze dei genitori nella gestione delle attività online dei propri figli e il loro grado di certezza nella capacità di mantenerli al sicuro online.

Le principali preoccupazioni dei genitori riguardo alle attività online dei propri figli comprendono:

  • Il rischio di cyberbullismo (90%), preoccupazione condivisa particolarmente dai papà (93%)
  • La condivisione eccessiva di informazioni personali con estranei (90%)
  • Il download di programmi e applicazioni dannose (88%)
  • Il troppo tempo trascorso davanti allo schermo (87%)
  • Farsi convincere ad incontrare persone conosciute in rete (87%)
  • Postare contenuti online di cui potrebbero pentirsi una volta cresciuti (87%)

In molti casi, queste preoccupazioni derivano dall’esperienza personale dei genitori o da quello che hanno sentito da altri genitori:

  • Un genitore italiano su tre ha un figlio che è stato vittima di bullismo online o conosce qualcuno i cui figli sono stati vittime di cyberbullismo
  • Quasi un genitore su tre afferma che le attività online dei propri figli hanno compromesso la sicurezza della famiglia o conosce qualcuno che si è trovato in una situazione simile

Eppure, molti genitori tendono a non intervenire quando si tratta di proteggere i loro figli online:

  • Il 63 % non limita l’accesso a nessun sito web o applicazione
  • Più di un genitore su quattro (28%) qualche volta consente ai propri figli di acquistare online senza supervisione
  • Sempre un genitore su quattro chiede ai propri figli di usare i propri dispositivi in aree condivise della casa
  • Tre genitori su cinque i cui figli navigano sul web, permette che ciò avvenga senza supervisione (61%)

“I motivi di questo approccio di non intervento possono variare. È probabile che alcuni genitori non sappiano da dove iniziare, altri potrebbero non essere sicuri di come trovare il giusto equilibrio tra la volontà di proteggere i propri figli e quella di rispettarne la privacy”, ha detto Ida Setti. “I genitori dovrebbero essere incoraggiati ad avere un dialogo continuo e aperto con i propri figli su come vivono le proprie esperienze online, e rassicurarli sul fatto che non sono soli. Dopotutto, qualsiasi genitore “impara” sul campo.”

Se è vero che esistono modi diversi di approcciare l’essere genitori nell’era digitale, è altrettanto vero che molti non si sentono sicuri o preparati a farlo. Parlare di comportamenti sicuri in rete, stabilire dei confini da non oltrepassare quando si naviga, condividere abitudini in grado di garantire la sicurezza e affrontare i temi del cyberbullismo non deve essere complicato.

Norton suggerisce otto semplici punti che i genitori possono prendere in considerazione per proteggere i propri figli e trovare il modo giusto di affrontare questi temi con la propria famiglia:

  1. Stabilisci le regole e le line guida della casa: queste possono includere dei limiti per il tempo che i figli possono trascorrere davanti allo schermo, per il tipo di contenuto al quale possono avere accesso o per il tono appropriato da usare online. Le regole dovrebbero variare in base all’età dei ragazzi, alla loro maturità e alla capacità di comprendere i rischi che potrebbero incontrare sul web
  1. Incoraggiate i vostri figli ad accedere in rete quando si trovano negli spazi condivisi della casa: in questo caso il problema consiste nel trovare il giusto equilibrio per far sì che i ragazzi non abbiano la sensazione di essere costantemente controllati e non sentano di doversi nascondere per andare online. In questo modo potrete smettere di preoccuparvi di quello che stanno facendo in rete, mentre i vostri figli sapranno di potersi rivolgere a voi in qualsiasi momento, se confusi, spaventati o preoccupati.
  2. Incoraggiate e mantenete un dialogo aperto e continuo con i vostri figli sull’utilizzo di Internet e su quello che può succedere, compreso il cyberbullismo.
  3. Incoraggia i tuoi figli a pensare prima di fare click: che stiano guardando siti di video online, che ricevano un link sconosciuto in una e-mail o che semplicemente navigano sul Web, ricordate sempre ai vostri ragazzi di non fare click su link che possono portarli a siti pericolosi o inappropriati. Fare clic su link sconosciuti è un modo comune in cui le persone ricevono virus o rivelano informazioni private e preziose su se stessi.
  4. Fate attenzione ai contenuti dannosi: dai siti web alle applicazioni, dai giochi alle community online, i vostri figli hanno accesso a molti contenuti che possono influenzarli sia positivamente che negativamente. L’utilizzo di strumenti intelligenti per la sicurezza della famiglia e dei genitori online, nonché le impostazioni di sicurezza integrate nei browser, possono aiutare le famiglie ad essere più protette.
  5. Parlate dei rischi di postare e condividere informazioni private, video e foto, soprattutto sui social media.
  6. Siate un modello da seguire. I figli sono soliti imitare i comportamenti dei loro genitori e degli adulti, per questo motivo cerca di essere di esempio.
  7. Utilizza un sistema di sicurezza affidabile, come Norton Security, per tenere al sicuro e proteggere i vostri figli e i loro dispositivi contro siti dannosi, virus, tentativi di truffa e altre minacce online progettate per rubare informazioni personali e finanziarie.

Per saperne di più sulla criminalità informatica e su come le persone possono proteggere sé stesse e le loro famiglie, scaricate il Norton Cyber Security Insights Report 2017

Il Norton Cyber Security Insights Report

Il Norton Cyber Security Insights Report è una ricerca online condotta su un campione di 21.549 individui di età variabile dai 18 anni in su in 20 mercati, commissionata da Symantec e realizzata dalla società di ricerche Reputation Leaders. Il margine di errore per il campione complessivo è di +/-.7%. Il campione italiano raccoglie le risposte di 1012 adulti a partire dai 18 anni di età. Il margine d’errore è del 3.1% per il totale del campione Italia. I dati sono stati raccolti tra il 5 e il 24 ottobre 2017 da Reputation Leaders.

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